Clima Impazzito . . . o società impazzita?

Per gli appassionati del catastrofismo ambientale una bellissima notizia: la teoria del Clima Impazzito è ufficializzata per legge in Italia.
Per averne conferma, si può leggere il Decreto Legislativo 23 febbraio 2010, n. 49 ("Attuazione della direttiva 2007/60/CE relativa alla valutazione e alla gestione dei rischi di alluvioni") pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 2 aprile 2010, n. 77.
Il Comma 2 dell’Art. 4 (Valutazione preliminare del rischio di alluvioni) recita infatti:


La valutazione preliminare del rischio di alluvioni fornisce una valutazione dei rischi potenziali, principalmente sulla base dei dati registrati, di analisi speditive e degli studi sugli sviluppi a lungo termine, tra cui, in particolare, le conseguenze dei cambiamenti climatici sul verificarsi delle alluvioni e tenendo conto della pericolosità da alluvione. Detta valutazione comprende almeno i seguenti elementi:
    a) cartografie tematiche del distretto idrografico in scala appropriata . . . . . .ecc;
    b) descrizione delle alluvioni avvenute in passato che hanno avuto notevoli conseguenze negative ..ecc;
    c) descrizione delle alluvioni significative avvenute in passato che pur non avendo avuto notevoli conseguenze negative ne potrebbero avere in futuro;
    d) valutazione delle potenziali conseguenze negative di future alluvioni per la salute umana, il territorio, i beni, l'ambiente, il patrimonio culturale e le attività economiche e sociali, tenendo conto di elementi quali la topografia, la localizzazione dei corpi idrici superficiali e le loro caratteristiche idrologiche e geomorfologiche generali, le aree di espansione naturale delle piene, l'efficacia delle infrastrutture artificiali esistenti per la difesa dalle alluvioni, la localizzazione delle aree popolate, di quelle ove esistono attività economiche e sociali e gli scenari a lungo termine, quali quelli socio-economici e ambientali, determinati anche dagli effetti dei cambiamenti climatici.


Sarebbe interessante chiedere agli estensori della legge su quali basi scientifiche potrebbero basarsi le verifiche relative alle «conseguenze dei cambiamenti climatici sul verificarsi delle alluvioni»; nella pratica la questione non è importante, dato che è sempre sufficiente inventare qualcosa che vada comunque nella direzione del progressivo disastro climatico, per ottemperare ai desiderata generali.
Peccato che la legge non preveda esplicitamente la qualifica di “Negazionista” per quanti non dichiarano che il pericolo di alluvioni aumenterà nettamente con l’innalzamento delle temperature; altrimenti il quadro normativo risulterebbe perfetto.